L’allacciamento del gas consente di collegare l’abitazione alla rete di distribuzione del gas naturale, un’operazione che richiede alcuni mesi, quindi è importante muoversi in anticipo. In questo caso è possibile rivolgersi direttamente al fornitore, il quale si occuperà di contattare l’operatore locale per avviare la procedura di allaccio del gas.
L’intervento, al pari dell’allacciamento della luce, è necessario per gli immobili non collegati all’infrastruttura locale, laddove manca la predisposizione dell’impianto alla connessione con la rete di distribuzione del gas, oppure dove non c’è il contatore. Ecco cosa bisogna sapere per allacciare la casa, configurandola per attivare una fornitura del gas.
Per richiedere l’allaccio del gas è possibile rivolgersi al distributore, inviando il modulo con la domanda per il collegamento dell’abitazione alla rete di zona. In alternativa, per agevolare l’operazione è possibile affidarsi a un fornitore di energia green come Pulsee, contattando il servizio clienti per avviare la procedura, fornire tutti i dati necessari e stipulare subito un contratto per l’utenza energetica, gestendo tutto online in modo semplice e smart.
Le informazioni essenziali per l’allaccio del gas sono:
In alcuni casi è disponibile un apposito modulo per la richiesta di allaccio del gas, quindi bisogna soltanto scaricarlo, compilarlo in tutte le sue parti e allegare i documenti previsti. Un aspetto importante riguarda l’indicazione dell’utilizzo dell’utenza, in base al tipo di impiego del gas per il riscaldamento, l’acqua calda sanitaria e/o la cottura dei cibi.
Una volta inviata la richiesta, la procedura di allaccio del gas prevede il sopralluogo da parte di un tecnico del distributore, per verificare le specifiche dell’intervento e valutarne la fattibilità. Dopodiché l’operatore prepara e invia un preventivo dettagliato, all’interno del quale deve riportare una serie di informazioni obbligatorie.
Innanzitutto, il distributore deve indicare gli interventi da effettuare per l’allacciamento, i quali in base alla loro difficoltà possono essere lavori semplici o complessi. Nel primo caso l’operatore ha 15 giorni di tempo per mandare il preventivo, altrimenti può comunicare la proposta per l’allaccio del gas entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta, direttamente o tramite il fornitore.
Le informazioni obbligatorie all’interno del preventivo per l’allaccio del gas sono:
In caso di ritardi il distributore è tenuto a pagare un risarcimento al cliente domestico, secondo i valori stabiliti da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. In particolare, l’indennizzo è pari a:
Dopo aver ricevuto il preventivo è necessario effettuare il pagamento, quindi a partire da questa data il distributore avrà 10 giorni di tempo per effettuare l’intervento per i lavori semplici, oppure 60 giorni in caso di lavori complessi. Eventuali ritardi possono comportare il pagamento di specifici indennizzi, secondo quanto previsto da ARERA.
In seguito all’allacciamento del gas un tecnico deve procedere alla verifica di tenuta del nuovo impianto, quindi se tutto è a norma rilascia la documentazione da inviare al distributore per l’attivazione. Questa operazione non è conteggiata nelle tempistiche precedenti, le quali valgono solo per la realizzazione dell’allaccio e non per l’attivazione della fornitura di gas.
Le spese da sostenere per l’allacciamento del gas sono variabili, infatti dipendono dalla complessità dei lavori, dalle tariffe applicate dal distributore di zona e dal luogo in cui si trova l’abitazione da collegare. In media, il costo dell’allaccio del gas può andare da 200 a 600 euro circa, con un importo fisso di 47 euro previsto per gli impianti con potenza termica fino a 35 kW, per il controllo dei documenti richiesti per la certificazione di sicurezza.