Negli immobili di nuova costruzione, oppure in quelli non ancora raggiunti dalla rete locale di energia elettrica, è necessario richiedere l’allacciamento della luce. Si tratta di un’operazione indispensabile, insieme a quella per l’allaccio del gas, con la quale viene collegata l’abitazione all’infrastruttura pubblica di distribuzione.
Per eseguire l’allaccio elettrico esiste una procedura specifica, la quale prevede costi e tempistiche precisi in base a una serie di aspetti. Una volta realizzato l’allacciamento è possibile scegliere il contratto di fornitura elettrica sul mercato libero, valutando l’opzione migliore tra le proposte più convenienti e green degli operatori.
L’allaccio della luce deve essere realizzato in tutti i nuovi immobili, sia residenziali che aziendali, allo scopo di collegare un nuovo contatore alla rete pubblica dell’energia elettrica. L’operazione va eseguita anche per connettere un contatore già presente, se il dispositivo non è stato ancora attivato.
L’allaccio elettrico viene effettuato dal distributore territoriale competente, ovvero l’azienda responsabile per la rete pubblica dell’energia elettrica. Per procedere bisogna inviare la richiesta all’operatore, realizzare eventuali lavori indicati dall’impresa e fornire tutta la documentazione necessaria, dopodiché il distributore provvede ad eseguire l’allacciamento.
Questa opzione è indicata quando non serve subito l’attivazione della fornitura di energia elettrica, ma per il momento basta solo l’installazione del contatore. Si tratta, ad esempio, di un utente che non sa dopo quanto tempo riuscirà a vendere la casa appena costruita, quindi fa montare i contatori per poi lasciare all’acquirente la possibilità di scegliere il servizio desiderato.
Altrimenti, è possibile rivolgersi direttamente al fornitore del mercato libero, delegando all’operatore energetico la gestione dell’allaccio. In questo caso è il fornitore che comunica al distributore la richiesta, quindi una volta che il contatore è operativo procede subito all’attivazione della fornitura di energia, ad ogni modo i costi sono gli stessi per entrambe le opzioni.
Per avviare la procedura per l’allaccio elettrico sono necessari alcuni dati, i quali devono essere comunicati al distributore oppure al fornitore in base alla procedura adottata. In particolare, servono:
Di norma, per le abitazioni residenziali viene richiesta un’utenza a bassa tensione a 230 volt, dopodiché bisogna indicare anche la potenza disponibile espressa in chilowatt, in genere 3 kW. Inoltre, è necessario fornire i propri dati anagrafici, quelli fiscali e un documento che attesti la proprietà dell’immobile.
Le tempistiche per l’allaccio della luce possono andare da un minimo di 10 giorni a un massimo di 80 giorni, in base ad alcuni aspetti. La prima cosa da fare è richiedere un preventivo attraverso il fornitore o direttamente al distributore, dopodiché l’operatore di rete ha 15 giorni di tempo per inviare la proposta. All’interno del preventivo per l’allacciamento elettrico devono essere indicate per legge alcune informazioni:
Dopo aver accettato il preventivo il distributore ha 15 giorni di tempo per eseguire l’allaccio, in caso di lavori semplici, quindi che non prevedono particolari difficoltà. Per lavori complessi, che richiedono interventi alla linea elettrica e non solo il collegamento al punto di prelievo, il distributore può terminare l’intervento entro 60 giorni.
In caso di ritardi è possibile ricevere dei rimborsi, come stabilito dalle normative di legge, secondo quanto previsto dalle misure indicate da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Dalla data del pagamento, dunque, possono passare da 15 a 60 giorni prima del completamento dei lavori.
Per sapere quanto costa l’allacciamento della luce basta vedere la somma indicata nel preventivo realizzato dal distributore, nel quale per legge devono essere riportate le spese dettagliate dell’intervento e il prezzo totale. Quando si dà il via libera ai lavori e si effettua il pagamento quello è il costo finale, senza nessuna alterazione possibile dopo l’approvazione.
L’importo viene calcolato dal distributore in modo forfettario, secondo alcuni parametri specifici che sono:
La quota distanza prevede un importo fisso per i punti di prelievo con potenza fino a 3,3 kW, quindi per i contatori standard in ambito residenziale, con un costo di circa 187 euro indipendentemente dalla distanza tra la cabina di trasformazione più vicina e la fornitura da collegare. Per altri tipi di utenze questo valore dipende dalla distanza da coprire.
La seconda voce è la quota potenza, con un costo di circa 70 euro per ogni kW di potenza disponibile, la quale per le utenze fino a 30 kW viene fornita con il 10% in più di potenza. Per un’abitazione standard con contatore da 3 kW, dunque, la spesa per la quota potenza è pari a 210 euro. Infine, il contributo fisso ha un importo di circa 25,81 euro, da pagare per i costi amministrativi del distributore.
In alcuni casi particolari sono previsti prezzi più elevati, ad esempio abitazioni situate fuori dai centri abitati o non occupate di continuo, localizzate ad oltre 2000 metri di distanza dalla cabina più vicina. Altrimenti, il costo dell’allaccio della luce richiede una spesa intorno ai 500 euro.
Se hai bisogno di effettuare l’allacciamento elettrico puoi contattare il servizio clienti di Pulsee, per delegare la gestione della richiesta e attivare subito dopo il collegamento una fornitura di energia elettrica green e smart.