I Giochi sono fatti. Tutto vero.
D’accordo è un’Olimpiade particolare. Il pubblico come attore non protagonista. Un vero peccato ma necessario. Ormai è fatta, nessuna recriminazione. I Giochi ci sono e vanno fatti e vissuti alla grande, nel rispetto dei sacrifici di chi li ha organizzati e di chi li vivrà da protagonista. Il brivido della cerimonia inaugurale è sempre lo stesso, cambiano i luoghi, le sedi, le musiche e la scenografia non il fascino e l’emozione. Una bandiera ed un vessillo, due alfieri e poi torcia e braciere per dar vita, ancora una volta, ad una festa, una gioia. Una gioia che stavolta si chiama rinascita o ripartenza.
I blocchi chiameranno gli atleti che dopo 4 anni, pardon 5, di attesa avranno il vero confronto della loro fatica e sacrificio. Per molti giorni vi abbiamo raccontato simboli e attese olimpiche, profili, vita e avvicinamento alla manifestazione più importante della loro carriera di atleti. Il Pulsee Energy team avrà la responsabilità di farci emozionare e “tifare” lo sport.
Quale sensazione più bella nel vedere, osservare ed entusiasmarsi nella loro Energia proiettata verso il risultato. Una meraviglia. I magnifici 6 fanno parte di una spedizione record di 384 (198 uomini-186 donne) azzurri, la più numerosa di sempre.
Alle 2 di notte italiane aprirà le danze Luca Curatoli e la sua sciabola con i 32esimi di finale. L’ora è quella italiana e il giorno è il primo di gare dopo la cerimonia, il 24 di luglio. Luca farà parte anche della squadra che scenderà in pedana qualche giorno dopo. Sono tante le speranze per lo sciabolatore napoletano, lui è scaramantico e noi pure oltre alla imprevedibilità della sua arma. Vi ricordo che la Scherma è lo sport più ricco, in fatto di medaglie, della nostra storia olimpica.
Verso le 4 di mattina, sempre ora italiana, sarà la volta di Lorenzo Sonego e il suo tennis di resistenza ed esplosività ad esordire. Si gioca al meglio dei 3 set. Quando questo sport nel 1988 ritornò sul palcoscenico olimpico non era tanto considerato dai big, i grandi della racchetta, poi piano piano ha riacquistato credibilità e potere nel panorama professionistico. Non ci saranno due top player come Federer e Nadal ma tutti gli altri sì e occhio al numero 1 al mondo, Djokovic, che non ha mai vinto l’oro.
Margherita Panziera è il terzo asso del Pulsee Energy team a scendere in acqua. Il 29 luglio nelle batterie dei 200 dorso. Deve, con la D maiuscola qualificarsi per la finale. Il nuoto da tradizione apre la prima settimana mentre l’atletica leggera chiude i Giochi con la seconda, le due regine sportive si dividono i 17 giorni di gare. Sono gli ultimi giorni olimpici a mettere in scena il nostro tris di campioni e speranze.
Letizia Paternoster e la sua pista di ciclismo. Inutile nasconderlo è una delle favorite. Ragazza veloce e tosta. Una che non molla mai.
Il 5 tocca alla lotta libera e a Frank Chamizo. La sua è la tanta voglia di rivincita rispetto alla medaglia di bronzo di Rio. Mira alto, molto alto ed ha tutte le possibilità di riuscita. Categoria 74 chili da non perdere. Dalla velocità esplosiva del ciclismo su pista alla potenza maestosa dell’antica lotta si arriva alla grazia e leggiadria della Ginnastica ritmica.
Obbiettivo di Alex, Alexandra Agiurgiuculese, per il giorno 6 di agosto è quello di conquistare la serie finale per il giorno dopo. Raggiungibile solo se riesce a trovare la giusta tranquillità, e lei ha tutte le possibilità tecniche e artistiche di sorridere alla finale.
A fare il tifo la settima stella del Team: Elena Curtoni che tra pochi mesi scenderà in pista per il suo sogno olimpico invernale di Pechino 2022. E se parliamo di obiettivi, quello della spedizione sarà improntato a battere e superare il numero di medaglie vinte tra Pechino e Rio: 27 in Cina, 28 a Londra 2012 e 28 a Rio 2016, sempre con 8 medaglie d’oro. Un Giappone che almeno ci deve portare a 30 medaglie e più ori possibili. Questi sono sogni e speranze ed è quello che noi ci auguriamo di vedere anche come necessaria lezione di Sport e di Vita. Tokyo ci siamo e… scusate il ritardo.
Buon divertimento e… evviva lo Sport, innamoratevi dei Giochi!