Alexandra Agiurgiuculese

Alexandra Agiurgiuculese

Il suo nome è quasi uno scioglilingua, non è facile pronunciarlo subito. Poi diventa un simpatico ritornello… Agiurgiuculese.

Alessandra o Alex, è più confidenziale per questa giovanissima ragazza. Spontanea, vivace e solare, sono parole sue: “Sto’ bene con tutti, sono sempre di buonumore. In gara però…” fa una pausa, stringe le mani, socchiude leggermente i meravigliosi occhi: “Sono tosta. Mi dicono che sono garista, vuol dire che mi trasformo. Bene no? Quando raggiungo l’obiettivo, ecco che allora sono veramente felice. Sono tante emozioni” allora vuol dire che è sempre felice e di emozioni, diciamo che ne ha regalate moltissimo.

È la più titolata e vincente azzurra individualista della Ginnastica Ritmica e certezza olimpica. Una vita da record; se si guarda il suo palmares e curriculum di atleta si nota una parola ricorrente: prima. Prima ginnasta italiana, prima volta che una ginnasta vince etc…etc, ritornello che viene ripetuto per ben sette volte.

Non male per una ragazzina del 2001, che nasce in Romania a Lasi e che si ritrova dopo appena nove anni a vivere in Italia, a Udine. È proprio in Romania che comincia e si afferma per trovare poi la consacrazione azzurra: “devo dire grazie a tanti. A chi mi ha scoperto in Romania, ai miei genitori che con tante difficoltà non mi hanno mai fatto mancare nulla. Sono stati fantastici anche nella lontananza. La federazione italiana e ora l’aeronautica Militare. Soprattutto la mia allenatrice, Spela Dragos. Beh anche io sono stata brava.” Ride Alex.

È una risata immediata, dove ridono anche gli occhi. Non vi è alcun dubbio che emana simpatia a prima vista. Bella e aggraziata, diventa un atletico cerbiatto quando è in competizione. Energia improvvisa nelle sue movenze con le difficoltà degli attrezzi.

Per lei è tutto naturale, semplice ma poi scopri l’orgoglio di una fanciulla che sa il fatto suo: “Lo scudetto sopra il mio costume da gara mi riempie di orgoglio. Ho faticato 5 anni per entrare in nazionale. Ora me lo tengo stretto. Ho lavorato e voglio ancora tanto. Non solo nello sport anche nella vita” Idee molto chiare e precise. Non a caso è arrivata anche la partecipazione olimpica. “È la soddisfazione più grande, non credi? Un sogno che si realizza, non vedo l’ora. Meraviglioso”. Ecco ancora gli occhi che brillano. Spesso nello sport, in molte discipline molti passaggi degli esercizi vengono identificati con i nomi di chi li realizza per la prima volta. Nel salto in alto il Fosbury Flop, per celebrare lo statunitense che inventò il volo all’indietro oppure l’Axel nel pattinaggio su ghiaccio, il Cassina nella ginnastica maschile o il Biles in quella femminile.

Nella ritmica esiste l’AG Jump: “Il salto? Da morire, tanta roba… proprio tanta roba” certo AG per semplificare quello scioglilingua del suo cognome. Ride, sorride è il suo carattere, fatto di tenacia e gioia di vivere. Che meravigliosa creatura Alexandra Agiurgiuculese.