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Plogging e stili di vita Plastic Free, la combinazione vincente

03/08/2023

Plogging e stile di vita Plastic Free, la combinazione vincente

Siamo a Stoccolma, in Svezia, quando nel 2016 Erik Ahlström lungo il percorso per recarsi al luogo di lavoro nota una grande quantità di rifiuti gettata lungo gli argini delle strade e nei parchi. Infastidito, il giorno seguente ripete il tragitto camminando e, nel mentre, raccoglie plastica e altri oggetti sparsi nel suolo. Proprio in quel momento arriva l’idea: perché non raccoglierla durante l’esercizio fisico?

Nasce così il plogging, un termine generato dalla fusione di plocka upp – che in svedese significa raccogliere – e della parola inglese jogging. D’altra parte, è una buona norma di senso civico e di amore verso i propri luoghi raccogliere i rifiuti e, molto semplicemente, gettare bottiglie di plastica o vetro, sacchetti e altro direttamente nella raccolta differenziata. Ebbene, ora questa “regola” è diventata una moda salutare che permette di mantenersi in forma e allo stesso tempo prendersi cura concretamente dell’ambiente, all’insegna della sostenibilità.

Condividere l’attenzione per il pianeta con un gruppo di persone offre uno stimolo in più per ripulire città, parchi, spiagge e boschi dai risultati del littering, cioè l’atto di abbandonare i rifiuti. Sebbene non esistano stime esatte sulla quantità di spazzatura abbandonata in Italia, Legambiente ha raccolto alcuni dati durante gli eventi di pulizia e monitoraggio, che permettono di quantificare la densità di rifiuti da littering in alcune tipologie di ambienti del nostro Paese. Su 73 parchi Legambiente ha contato 27.854 rifiuti (4 per m3), in 47 spiagge sono stati raccolti 36.821 rifiuti, e nei mari 4.875 rifiuti galleggianti in 20.000 km.

Inoltre, una stima sommaria della quota di rifiuti urbani che non riceve nessun trattamento – cioè non entra nei processi di riciclo-recupero o nelle discariche – proviene da Althesys, il quale si serve di alcuni dati Eurostat. In Italia, nel 2019, circa l’8% dei rifiuti urbani non è stato raccolto, pari a 2,4 milioni tonnellate (39,8 kg per abitante all’anno), mentre in Europa la percentuale si ferma al 2%. Fortunatamente la moda del plogging si è estesa dalla Svezia a tutta Europa, compresa l’Italia, in cui vengono organizzate molte giornate dedicate a questa attività sia da associazioni nazionali o locali – come Plastic Free Onlus e Retake Milano – sia da imprese private; proprio come ha fatto Pulsee Luce e Gas.

La prima tappa è stata a Milano. Qui un gruppo di volontari e volontarie di Axpo Italia e Pulsee Luce eGas, insieme agli associati di WAU Milano, si è messo in gioco per liberare l’area di piazzale Lotto da 85 kg di rifiuti e 8.800 mozziconi di sigaretta.

Plogging e Plastic Free come stile di vita

I volontari Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas durante l’attività di plogging – Axpo Italia

Dopo il successo di Milano, l’iniziativa sostenibile di volontariato è stata replicata anche a Roma nella zona di parco di Villa Aldobrandini, che è stato liberato da 20 kg di rifiuti e oltre 1.100 mozziconi di sigaretta.

Plogging e Plastic Free come stile di vita

I volontari Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas durante l’attività di plogging – Axpo Italia

Infine, anche i volontari della sede di Genova si sono cimentati nella pratica del plogging per promuovere l'iniziativa organizzata da Axpo e Pulsee Luce e Gas, insieme a Impresa e Sport, ERICA (Educazione Ricerca Informazione Comunicazione Ambientale), AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) e patrocinata dal Comune di Genova. I volontari sono stati accompagnati dal massimo esperto italiano di plogging, Roberto Cavallo, e insieme hanno raccolto 90 kg di rifiuti tra le strade della città (divisa in 30 kg di non riciclabile, 5,9 kg di alluminio, 11,6 kg di carta, 29,1 kg di vetro e 11,8 kg di plastica), che equivalgono a circa 139 kg di CO2 risparmiata.

Plogging e Plastic Free come stile di vita

I volontari Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas durante l’attività di plogging – Axpo Italia

Il grande numero di rifiuti raccolti dai volontari di Axpo e Pulsee Luce e Gas non stupisce se si guardano i dati sulla quantità di spazzatura correttamente differenziata prodotta da ogni cittadino e, più nello specifico, il consumo di materiale plastico pro-capite. Secondo Ispra nel 2021 in Italia ogni persona ha prodotto 502 kg di rifiuti, di cui 28,42 kg sono rifiuti plastici. E, come si può intuire grazie allo studio Global Plastics Outlook: Policy Scenarios to 2060, questa quantità potrebbe aumentare notevolmente considerando che entro il 2060 il consumo globale di materiale plastico passerà da 460 milioni di tonnellate a 1.231 mt.

Per cercare di frenare questi preoccupanti numeri è necessario agire individualmente con piccole ma utili azioni quotidiane, e contrastare il fenomeno attraverso il gioco e il divertimento può essere uno stimolo maggiore. È quello che ha fatto Plastic Free Foundation quando nel 2011 ha lanciato la challenge Plastic Free July, sfidando tutti a non consumare plastica monouso per tutto il mese di luglio.

Ma allora, se l’obiettivo è fare un uso consapevole della plastica e arrivare, in futuro, a eliminarla totalmente, perché limitarsi al solo mese di luglio? Noi pensiamo che – vista la quantità di plastica presente nei nostri mari – potremo estendere la sfida a tutta l’estate e poi – perché no – a tutto l’anno, così da rendere queste buone abitudini parte del nostro stile di vita!