Biometano: cos'è, produzione e vantaggi

17/03/2025

Biometano: tutto quello che devi sapere sulla produzione e l’utilizzo

Il biometano è una delle soluzioni più promettenti nel panorama delle energie rinnovabili, con un potenziale enorme per ridurre le emissioni di gas serra e contribuire alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Ma cos’è esattamente il biometano? Come si produce e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi? In questo articolo, esploreremo tutto quello che devi sapere sul biometano, dalla sua produzione al suo impiego in Italia, passando per la differenza con il biogas e i pro e contro di questa risorsa.

Cos’è il biometano e come si differenzia dal biogas

Il biometano è una forma di metano prodotta tramite la digestione anaerobica di materiali organici, come scarti agricoli, rifiuti organici, residui di industrie alimentari e anche deiezioni animali. Questa digestione avviene in assenza di ossigeno e produce un gas che, pur essendo simile al metano naturale, è privo di impurezze, rendendolo adatto ad essere immesso nella rete di distribuzione del gas.

Differenza tra biogas e biometano

Il biogas è il gas prodotto durante la digestione anaerobica di materiali organici. Tuttavia, il biogas non è direttamente utilizzabile come carburante per i veicoli o come fonte di energia per le abitazioni, in quanto contiene diverse impurezze, tra cui anidride carbonica (CO2) e tracce di altri gas.

Il biometano, invece, è il biogas purificato e arricchito per eliminarne le impurezze. Viene trattato per ottenere una composizione simile a quella del metano fossile (CH4), con una concentrazione di metano superiore al 95%. Questo processo rende il biometano un gas rinnovabile, pronto per essere utilizzato in modo simile al metano tradizionale, sia per produrre energia elettrica che per alimentare veicoli.

Produzione di biometano: processi e tecnologie

La produzione di biometano avviene attraverso un processo in due fasi: la digestione anaerobica e la purificazione del biogas.

Digestione anaerobica

Il primo passo consiste nella digestione anaerobica dei materiali organici. In questo processo, i rifiuti vengono decomposti in un ambiente privo di ossigeno, da parte di batteri che, attraverso la fermentazione, producono biogas. Il biogas prodotto contiene principalmente metano (CH4) e anidride carbonica (CO2), ma anche tracce di altri gas come idrogeno solforato e azoto.

Purificazione del biogas (Upgrading)

Dopo la produzione del biogas, il secondo passo consiste nella purificazione del gas attraverso una serie di tecnologie chiamate "upgrading". Questo processo rimuove la CO2 e altre impurità, aumentando la concentrazione di metano fino a raggiungere i livelli necessari per l’immissione nella rete del gas naturale o per l’utilizzo nei veicoli a metano. Tra i metodi di purificazione più comuni ci sono:

  • Ad assorbimento amminico: dove il gas viene trattato con ammine per assorbire la CO2.
  • A membrana: che separa i componenti del gas utilizzando membrane selettive.
  • A pressione variabile di adsorbimento (PSA): che permette di separare il metano dalla CO2 tramite l'adsorbimento a diverse pressioni.

Pro e contro del biometano in Italia

Il biometano sta diventando una risorsa sempre più importante nel panorama energetico italiano. Tuttavia, come ogni fonte di energia, presenta sia vantaggi che svantaggi.

Pro:

  1. Energia rinnovabile e sostenibile: il biometano è una risorsa rinnovabile che contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere l’autosufficienza energetica. Prodotto da materiali organici, come rifiuti e scarti agricoli, il biometano ha un impatto ambientale molto basso rispetto ai combustibili fossili.
  2. Diversificazione delle fonti energetiche: il biometano permette di diversificare le fonti di energia in Italia, riducendo la dipendenza dal gas naturale importato e dalle fonti fossili.
  3. Economia circolare: la produzione di biometano rappresenta un esempio di economia circolare, poiché sfrutta rifiuti e scarti come materie prime, riducendo la quantità di rifiuti da smaltire e generando al contempo energia.
  4. Utilizzo in vari settori: il biometano può essere utilizzato per produrre energia elettrica, riscaldamento e per alimentare veicoli a metano, offrendo versatilità nell’utilizzo.

Contro:

  1. Costi di produzione elevati: sebbene la produzione di biometano sia una tecnologia in crescita, i costi iniziali per l’impianto di produzione e purificazione sono ancora relativamente elevati. Questo può influire sul prezzo finale del biometano.
  2. Impatto delle materie prime: sebbene il biometano sia rinnovabile, la sua produzione dipende dalla disponibilità di materie prime, come rifiuti organici, che devono essere trattati. In alcune regioni, la disponibilità di questi materiali può essere limitata.
  3. Necessità di impianti ad alta capacità: la produzione di biometano richiede impianti di grande capacità e investimenti significativi, rendendo difficile per le piccole realtà produttive entrare nel mercato.
  4. Concorrenza con la produzione alimentare: alcuni tipi di biometano vengono prodotti da coltivazioni agricole, il che può competere con la produzione alimentare. In questi casi, la produzione di biometano potrebbe influire sulla disponibilità di terreni agricoli.

Il biometano rappresenta una promettente fonte di energia rinnovabile per il futuro, con numerosi vantaggi, tra cui la riduzione delle emissioni di CO2 e la diversificazione delle fonti energetiche. Sebbene presenti alcune sfide in termini di costi e materie prime, l’uso del biometano in Italia sta crescendo, supportato anche dalle politiche a favore delle energie rinnovabili.