Biometano: cos'è, produzione e vantaggi
Il biometano è una delle soluzioni più promettenti nel panorama delle energie rinnovabili, con un potenziale enorme per ridurre le emissioni di gas serra e contribuire alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile.
Ma cos’è esattamente il biometano? Come si produce e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi? In questo articolo, esploreremo tutto quello che devi sapere sul biometano, dalla sua produzione al suo impiego in Italia, passando per la differenza con il biogas e i pro e contro di questa risorsa.
Il biometano è una forma di metano prodotta tramite la digestione anaerobica di materiali organici, come scarti agricoli, rifiuti organici, residui di industrie alimentari e anche deiezioni animali. Questa digestione avviene in assenza di ossigeno e produce un gas che, pur essendo simile al metano naturale, è privo di impurezze, rendendolo adatto ad essere immesso nella rete di distribuzione del gas.
Il biogas è il gas prodotto durante la digestione anaerobica di materiali organici. Tuttavia, il biogas non è direttamente utilizzabile come carburante per i veicoli o come fonte di energia per le abitazioni, in quanto contiene diverse impurezze, tra cui anidride carbonica (CO2) e tracce di altri gas.
Il biometano, invece, è il biogas purificato e arricchito per eliminarne le impurezze. Viene trattato per ottenere una composizione simile a quella del metano fossile (CH4), con una concentrazione di metano superiore al 95%. Questo processo rende il biometano un gas rinnovabile, pronto per essere utilizzato in modo simile al metano tradizionale, sia per produrre energia elettrica che per alimentare veicoli.
La produzione di biometano avviene attraverso un processo in due fasi: la digestione anaerobica e la purificazione del biogas.
Il primo passo consiste nella digestione anaerobica dei materiali organici. In questo processo, i rifiuti vengono decomposti in un ambiente privo di ossigeno, da parte di batteri che, attraverso la fermentazione, producono biogas. Il biogas prodotto contiene principalmente metano (CH4) e anidride carbonica (CO2), ma anche tracce di altri gas come idrogeno solforato e azoto.
Dopo la produzione del biogas, il secondo passo consiste nella purificazione del gas attraverso una serie di tecnologie chiamate "upgrading". Questo processo rimuove la CO2 e altre impurità, aumentando la concentrazione di metano fino a raggiungere i livelli necessari per l’immissione nella rete del gas naturale o per l’utilizzo nei veicoli a metano. Tra i metodi di purificazione più comuni ci sono:
Il biometano sta diventando una risorsa sempre più importante nel panorama energetico italiano. Tuttavia, come ogni fonte di energia, presenta sia vantaggi che svantaggi.
Pro:
Contro:
Il biometano rappresenta una promettente fonte di energia rinnovabile per il futuro, con numerosi vantaggi, tra cui la riduzione delle emissioni di CO2 e la diversificazione delle fonti energetiche. Sebbene presenti alcune sfide in termini di costi e materie prime, l’uso del biometano in Italia sta crescendo, supportato anche dalle politiche a favore delle energie rinnovabili.