Quando si deve sostituire il contatore del gas
Nel 2017 è partito il programma nazionale di cambio del contatore del gas, come previsto dalla delibera di ARERA n.631/2013/R/gas del 2013. Si tratta della rimozione dei vecchi dispositivi meccanici per l’installazione dei nuovi contatori elettronici, per ammodernare la rete e favorire un rilevamento più accurato dei consumi di energia.
L’operazione è affidata ai distributori locali, quindi non esiste alcuna responsabilità da parte da parte dei fornitori energetici. Vediamo quali sono gli obblighi, le tempistiche e i costi legati alla sostituzione del contatore del gas, per capire quando si deve cambiare il dispositivo di misurazione.
In genere non è vero che il cambio del contatore del gas non è obbligatorio, infatti come stabilito dall’Autorità per l’energia il cambio del contatore è obbligatorio. Lo strumento di misurazione non è di proprietà del cliente né del fornitore, ma del distributore di zona, il quale può disporre la sostituzione dell’apparecchio in modo autonomo anche senza la propria autorizzazione, nonostante sia indispensabile la presenza al momento dell’intervento.
L’intervento fa parte del rinnovamento della rete di distribuzione del gas metano, un programma pianificato a livello nazionale per l’aggiornamento tecnologico dell’infrastruttura. Grazie ai nuovi contatori intelligenti (smart meter gas) gli utenti finali possono usufruire di importanti vantaggi:
Il cambio del contatore del gas viene effettuato solo da tecnici abilitati, sotto la responsabilità del distributore locale. I clienti delle utenze domestiche non devono pagare nulla, infatti la sostituzione dello strumento di misurazione è completamente gratuita e a carico dell’azienda, senza nessun costo aggiuntivo o aggravio in bolletta per i consumatori.
La società che si occupa dell’intervento non può realizzare la sostituzione del contatore del gas senza preavviso, in quanto è indispensabile concordare un appuntamento con un preavviso adeguato. Secondo le indicazioni di ARERA, il distributore deve avvisare il cliente almeno 10 giorni prima, inoltre è possibile disdire fino a 48 ore prima dell’operazione tecnica.
Le norme prevedono l’obbligo della presenza di una persona nell’abitazione durante il cambio del dispositivo, per realizzare l’autolettura del contatore e certificare il valore rilevato attraverso la firma di un documento. Inoltre, bisogna garantire l’accessibilità al tecnico ai locali in cui si trova l’apparecchio, dopodiché a fine intervento viene rilasciato il manuale d’istruzione.
La sostituzione del contatore richiede poco tempo, infatti entro un paio d’ore al massimo viene effettuato il cambio e ristabilita la fornitura di gas metano, senza particolari disagi per il consumatore. Ovviamente durante l’intervento il gas viene interrotto, per questo motivo è importante pianificare una data adatta alle proprie esigenze domestiche, con l’obiettivo di minimizzare i fastidi legati alla sospensione dell’erogazione di gas.
I contatori smart del gas sono dotati di un’apposita batteria per il funzionamento del display elettronico, con la quale alimentare il dispositivo e consentire il monitoraggio anche da remoto. La batteria è progettata appositamente per assicurare una lunga durata, tuttavia nel corso del tempo potrebbe essere necessaria la sostituzione.
In caso di batteria scarica in genere è il distributore locale che interviene e cambia le pile dello smart meter gas, infatti l’apparecchio segnala automaticamente tale necessità alla società attraverso diagnostica a distanza. In queste situazioni l’azienda prende contatto e fissa un appuntamento per procedere alla sostituzione della batteria secondo l’orario e il giorno concordati.
Anche per il cambio della batteria non bisogna pagare nulla, in quanto l’operazione è gratuita e sempre a carico del distributore. Qualora l’intervento dovesse ritardare non è necessario preoccuparsi, poiché il contatore del gas continua a funzionare senza problemi. L’unico inconveniente è lo spegnimento del display digitale, con l’interruzione delle segnalazioni automatiche per la lettura e il monitoraggio dei consumi.
Il distributore è responsabile per la gestione del contatore del gas, tuttavia quando è necessario spostare il dispositivo in questo caso l’operazione è a proprio carico. Naturalmente non è possibile procedere da soli, ma bisogna inviare una richiesta alla società per la modifica del posizionamento del contatore.
Il passo successivo consiste nel sopralluogo da parte di un tecnico dell’azienda, sempre tramite previo appuntamento, per verificare la fattibilità dell’intervento e valutare i costi del lavoro. Dopodiché l’impresa invierà un preventivo gratuito dettagliato con le spese previste per lo spostamento del contatore, entro 15 giorni per lavori semplici oppure 30 giorni in caso di lavori complessi.
Dopo l’accettazione del preventivo basterà fissare un nuovo appuntamento per eseguire il lavoro, ottenendo tutti i permessi richiesti come indicato dal distributore. Nel giorno dell’intervento è obbligatoria la presenza durante l’operazione, anche attraverso una persona delegata, con un’attesa fino a 10 giorni per la realizzazione della modifica e l’installazione del contatore nel nuovo punto.
Il cambio di fornitore energetico non prevede nessuna interruzione del servizio di erogazione del gas metano, né la sostituzione del contatore, il quale rimane di responsabilità del distributore locale. L’operazione non richiede alcuna modifica strutturale, basta indicare le informazioni necessarie per il passaggio al nuovo gestore e attivare la fornitura.
Per risparmiare sulla bolletta del gas è possibile sottoscrivere le offerte luce e gas di Pulsee, forniture smart e green per ridurre i costi delle utenze domestiche e aumentare la sostenibilità ambientale della casa. Il servizio si può gestire in modo digitale tramite app per smartphone, inoltre è possibile scegliere anche la fornitura da biogas certificato, per diminuire le emissioni inquinanti attraverso l’uso di fonti rinnovabili.