Tipi di interruttori: differenze e funzionamento
In commercio si possono trovare tanti tipi di interruttori diversi, ognuno dei quali presenta caratteristiche specifiche. Benché il funzionamento di base sia lo stesso per tutti i meccanismi, esistono anche interruttori particolari più avanzati che offrono delle funzionalità differenti e sono progettati per determinate applicazioni.
Scegliere un interruttore può sembrare un’operazione banale, tuttavia è importante conoscere i vari modelli sul mercato per usare il sistema più adatto per ogni circostanza. Ecco cosa bisogna sapere sulle principali tipologie di interruttori, per capire le differenze tra i vari dispositivi e sapere quale utilizzare per garantire la massima efficienza e sicurezza.
Il modello più comune è il classico interruttore della luce, composto da due fili conduttori elettrici e un pulsante che aziona e disattiva il contatto elettrico. Quando si preme il bottone si chiude il circuito e la corrente passa nel meccanismo e attiva i dispositivi collegati come la luce della stanza, mentre quando si preme nuovamente il circuito elettrico viene isolato, si interrompe il flusso di energia elettrica e la luce si spegne.
Esistono vari tipi di interruttori, tra cui quelli principali sono:
Il deviatore elettrico è una particolare tipologia di interruttore, un sistema che permette di comandare un punto luce da postazioni differenti. In pratica, il deviatore non interrompe il flusso di corrente, ma lo sposta deviandolo su un altro cavo, in questo modo è possibile scegliere il punto dal quale comandare le luci della stanza.
Questi dispositivi sono quindi installati sempre in coppia, dunque è necessario collegare almeno due deviatori nell’impianto elettrico. Non vanno confusi con gli invertitori elettrici, i quali sono accoppiati in genere a un paio di deviatori per comandare una lampada o una luce da almeno 3 punti o anche di più, invertendo la corrente elettrica in ingresso e in uscita.
Il pulsante per la luce è diverso dal classico interruttore, infatti questo meccanismo viene azionato per accendere la luce e in seguito torna da solo alla sua posizione iniziale. Il pulsante non ha una sola posizione, quindi, ma due, una per attivare il flusso di corrente e accendere la luce e l’altra per interrompere la corrente e spegnere il punto luce.
L’interruttore luce e pulsante consente di comandare le luci da qualsiasi punto, richiede meno collegamenti elettrici in confronto all’interruttore convenzionale, inoltre si utilizza meno cavo per l’installazione. In genere, il pulsante si adopera con i circuiti a relè, un dispositivo che apre e chiude un circuito tramite un impulso elettrico che funziona con le variazioni di corrente.
Ora che abbiamo visto le caratteristiche dei principali sistemi di azionamento delle luci in casa, capiamo bene le differenze tra i vari sistemi per non fare confusione. Ad esempio, la differenza tra interruttore e pulsante è che il primo rimane nella posizione in cui viene messo, mentre il secondo ritorna al suo posto dopo l’azionamento.
Un’altra differenza tra pulsante e interruttore è legata alle due posizioni del pulsante, il quale può trovarsi nella condizione NA (normalmente aperto) oppure NC (normalmente chiuso). Benché simili nel loro funzionamento, l’interruttore si usa soprattutto per le luci, il pulsante invece per l’apertura dei cancelli, i campanelli o insieme a un relè per comandare una lampada da vari punti.
La differenza tra interruttore e deviatore, invece, risiede nel meccanismo di funzionamento di questi due sistemi. L’interruttore interrompe il flusso di corrente isolando il cavo della fase, il deviatore al contrario gestisce i punti luce da differenti postazioni, affinché sia possibile accendere le luci da due diversi punti nella stanza.
Gli interruttori devono essere scelti con attenzione per risparmiare energia, installando i dispositivi conformi alla legge più efficienti per ottimizzare l’elettricità consumata in casa. Ad esempio, è preferibile gestire varie zone dell’ambiente con interruttori specifici, per illuminare solo le aree in cui serve la luce senza sprechi nella stanza.
Per ridurre i consumi elettrici si possono acquistare interruttori a tempo, oppure con sensore di movimento o crepuscolare per un’accensione automatica appena quando necessario. Il corretto uso degli interruttori, insieme a una tariffa elettrica conveniente, permette di ottimizzare l’energia elettrica consumata per l’illuminazione, ridurre i costi in bolletta e le emissioni di gas serra, per risparmiare e rispettare l’ambiente in modo semplice e pratico.