Quali sono i principali interventi di efficientamento energetico
Con il termine efficientamento energetico, ci si riferisce a una serie di particolari interventi di riqualificazione / ristrutturazione, più o meno complicati, a cui può essere sottoposto un immobile residenziale o commerciale, al fine di ottimizzare il più possibile il consumo di energia.
Ciò significa riuscire a trovare il miglior rapporto tra l’energia, intesa come fornitura di energia elettrica e di gas, i consumi e un’eventuale produzione aggiuntiva di elettricità.
Un buon efficientamento energetico è importante non solo ottenere maggiore comfort abitativo, ma anche per garantire una migliore e più equilibrata distribuzione dell’energia, evitare gli sprechi e sfruttare pienamente le fonti energetiche.
Inoltre, è bene tenere presente che spesso, gli interventi di efficientamento energetico della casa consentono di accedere a bonus, detrazioni fiscali e agevolazioni piuttosto vantaggiose.
Incrementare il livello di efficientamento energetico domestico significa abbattere i costi, evitare gli sprechi e tutelare l’ambiente.
Gli interventi di efficientamento energetico di immobili pubblici o privati consentono di raggiungere il massimo risultato con il minimo consumo di energia, con un riguardo particolare per l’ambiente: infatti, scegliere energia proveniente da fonti rinnovabili, utilizzare lampade Led e dispositivi di classe energetica elevata significa anche ridurre l’impatto sull’ecosistema.
Migliorare l’efficientamento energetico è utile anche per raggiungere una classe di efficienza energetica più elevata e, di conseguenza, incrementare il valore dell’immobile stesso.
Per aumentare le performance di efficienza energetica di un immobile, si può intervenire con una serie di lavori che riducono i consumi, abbattono i costi e favoriscono una buona climatizzazione.
Gli interventi più efficaci e importanti generalmente sono:
Gli interventi di efficientamento possono riguardare sia un intero immobile che una singola parte di esso, il fine ultimo è sempre quello di ottenere una classe superiore, anche se ovviamente i lavori di questo tipo contribuiscono anche a rendere l’ambiente più confortevole.
Oggi, l’edilizia si è evoluta in maniera considerevole, e le nuove costruzioni vengono dotate di impianti a basso consumo e fonti energetiche rinnovabili, tuttavia la maggior parte delle costruzioni, anche relativamente recenti, richiedono interventi mirati per ridurre sia i consumi energetici che l’impatto ambientale.
Ultimamente, abbiamo sentito spesso parlare di Green New Deal, o di Patto Verde: si tratta di un progetto che l’Unione Europea sta portando avanti, con l’obiettivo di contrastare i rischi climatici entro il 2050, dove l’efficientamento energetico assume un ruolo importantissimo.
Entro tale data, è necessario predisporre qualsiasi tipo di intervento che possa in qualche modo ottimizzare il consumo di energia in maniera tale da abbattere gli sprechi e le emissioni dannose, oltre a garantire un certo risparmio economico non solo per quanto riguarda le famiglie, ma anche in ambito aziendale, commerciale e governativo.
Infatti, l’efficienza energetica non si riferisce esclusivamente ai consumatori finali, ma riguarda inoltre la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia: questo significa che gli interventi per migliorarla hanno come scopo anche una gestione degli impianti più consapevole ed equilibrata, oltre alla riduzione dell’uso di combustibili di origine fossile e, di conseguenza, del riscaldamento globale.
Per valutare l’efficienza energetica di un edificio, esiste una suddivisione in classi: si tratta di un parametro importantissimo soprattutto in fase di compravendita di un immobile, ma anche per definire quali possano essere gli interventi di riqualificazione necessari a raggiungere la classe di efficienza energetica ideale.
Un obbligo che dal 2005 riguarda gli immobili italiani è la presenza, nella documentazione di riferimento, dell’attestato di prestazione energetica (APE): si tratta di una certificazione con la quale viene, appunto, attribuita all’edificio una classe che riguarda specificamente l’efficienza energetica, in base a un punteggio ottenuto tramite la valutazione di alcuni parametri, sia funzionali che strutturali.
Le classi di efficienza energetica degli immobili sono 10, dalla più elevata, A4, alla più bassa, G: ovviamente, a una classe più alta corrisponde un risparmio energetico maggiore. L’attestato di prestazione energetica può essere redatto e rilasciato esclusivamente da un tecnico qualificato e abilitato per effettuare questo tipo di controllo.
Gli interventi di efficientamento energetico vengono pianificati proprio per permettere che gli edifici meno recenti possano collocarsi in una classe energetica superiore, in base a quanto stabilito dalla normativa europea