Cosa sono i contabilizzatori di calore

24/05/2021

Cosa sono i contabilizzatori di calore

I contabilizzatori di calore sono dispositivi molto utili (oltre che obbligatori in alcuni casi), per monitorare in modo preciso i consumi energetici legati al riscaldamento. Questi strumenti aiutano nella rendicontazione dei consumi in presenza di impianti termici condivisi, ovvero sistemi centralizzati per la climatizzazione invernale come quelli dei condomini.

Inoltre, è possibile acquisire maggiore consapevolezza sui propri consumi di energia, per usare con responsabilità i caloriferi e diminuire gli sprechi. Ecco come funzionano i contabilizzatori di calore, come si leggono i consumi rilevati e quali sono i vantaggi principali di questi apparecchi.

Contabilizzatori di calore: come funzionano

Dal 2017 le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore in condominio sono obbligatori (direttiva UE 2017/27 e decreto Milleproroghe 2017), in quanto devono essere montati in tutti gli impianti di riscaldamento centralizzati. Nei sistemi autonomi il loro utilizzo è invece facoltativo, tuttavia è consigliato per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti.

Questi dispositivi servono ad ottimizzare l’efficienza energetica dell’impianto di climatizzazione invernale, infatti vengono montati nei terminali per rilevare i consumi effettivi di energia e consentire di gestire il calore erogato dal radiatore. Ovviamente non bisogna confondere i due strumenti, in quanto si tratta di apparecchi diversi tra loro per funzionamento e finalità d’uso.

Il contabilizzatore di calore registra il reale consumo energetico, in questo modo consente a ogni unità immobiliare collegata all’impianto centralizzato di pagare soltanto la quantità di energia utilizzata. Le valvole termostatiche, invece, permettono di gestire la temperatura, usando un’apposita manopola per impostare un valore da 1 a 5 per aumentare o diminuire il calore trasmesso dal termosifone.

Contabilizzatori di calore: come si calcola il consumo

Il contabilizzatore di calore utilizza delle sonde interne per monitorare il calore emesso dai radiatori, quantificando il consumo di energia di ogni termosifone. Il dispositivo è alimentato da una batteria integrata, quindi funziona in modo indipendente senza alcun collegamento con la presa della corrente.

I dati sui consumi energetici sono raccolti e inviati a una centralina in modo wireless, tramite onde radio o connessione Wi-Fi, dopodiché queste informazioni sono elaborate e gestite da società esterne autorizzate. Dopo il controllo da parte di un tecnico autorizzato i consumi vengono contabilizzati, affinché ogni utente paghi soltanto l’energia adoperata per il riscaldamento dell’abitazione.

Contabilizzatori di calore: come si leggono

La lettura dei consumi energetici rilevati dal contabilizzatore di calore dipende dal tipo di dispositivo installato, operazione che può essere effettuata soltanto da un tecnico abilitato. Di norma non è necessaria l’autolettura, infatti la società incaricata della gestione dei contabilizzatori comunica i dati direttamente al fornitore di energia.

Quest’ultimo si occupa di riportare i dati sui consumi nella fattura, quindi basta leggere la bolletta del gas per trovare i dettagli sull’energia utilizzata nel periodo di rendicontazione. Alcuni modelli dispongono di display digitali, dai quali è possibile verificare i consumi energetici e controllare i dati indicati in fattura, un’operazione utile per monitorare i costi e individuare eventuali errori e anomalie.

Quali sono i vantaggi dei contabilizzatori di calore

Il vantaggio principale dei contabilizzatori di calore è la suddivisione più accurata dei consumi energetici, per consentire agli utenti che abitano in immobili collegati con gli impianti centralizzati di pagare soltanto l’energia effettivamente usata. In passato, infatti, per gli appartamenti in condominio si pagava a seconda delle tabelle millesimali, considerando aspetti come le dimensioni dell’abitazione e l’esposizione.

Anche negli anni passati, dopo l’introduzione dell’obbligo dei contabilizzatori di calore, molti condomini hanno continuato a utilizzare un sistema ibrido, calcolando le spese per il riscaldamento sia in base ai consumi effettivi sia tenendo conto dei millesimi condominiali. Recentemente la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo questo sistema di calcolo, indicando come l’unica modalità legale sia quella legata ai consumi energetici rilevati.

Con i contabilizzatori di calore ogni persona o famiglia paga solo il gas consumato per il riscaldamento della casa, evitando di pagare di più. Si tratta di un beneficio importante, soprattutto per chi usa in modo responsabile il calore e per le persone che lavorano tutto il giorno fuori casa, indipendentemente dal tipo e dalle dimensioni dell’immobile.

Come gestire le bollette con i coinquilini con Pulsee

I contabilizzatori di calore aiutano a prendere coscienza dei propri consumi energetici per il riscaldamento domestico, tuttavia il fornitore invia una bolletta unica per ogni immobile. Nel caso di abitazioni affittate con più coinquilini questo può rappresentare un problema poiché diventa difficile e scomodo capire qual è il contributo di ogni persona che abita nella casa.

Con le forniture green di gas di Pulsee è possibile risolvere questo problema grazie al servizio Cost Sharing, un sistema semplice e innovativo per evitare discussioni e dividere la bolletta con ogni inquilino. Ogni mese Pulsee manda ad ogni utente la sua parte di costi da pagare, con la possibilità di indicare fino a 5 indirizzi e-mail per ogni fornitura attiva.

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