Come funziona il recesso dal contratto?
Il recesso è l’atto con cui una parte scioglie il contratto. Eri a conoscenza del fatto che il recesso dal contratto può essere fatto sia da parte tua che da parte nostra?
Recesso da parte tua
Puoi decidere di recedere dal contratto per questi motivi:
- Diritto di ripensamento: si tratta di un diritto irrinunciabile che consente al consumatore di sciogliere unilateralmente il contratto di acquisto di un bene o di un servizio, concluso a distanza fuori dai locali commerciali, senza dover fornire alcuna motivazione e senza sostenere alcun costo, salve alcune eccezioni previste dal Codice del Consumo.
Il consumatore può comunicare il recesso dal contratto di fornitura per esercizio del diritto di ripensamento entro 14 giorni dal giorno di conclusione del contratto. Per i contratti stipulati durante visite non richieste presso l’abitazione di un consumatore, oppure in occasione di escursioni organizzate da un professionista con lo scopo e con l’effetto di promuovere o vendere prodotti ai consumatori, il recesso viene esteso a 30 giorni.
Se vuoi esercitare il diritto di ripensamento, dovrai, prima della scadenza del termine di recesso di cui sopra, informarci della tua decisione e potrai farlo dalla tua Area Personale selezionando il contratto di fornitura che intendi sciogliere e cliccando sulla voce “Diritto di ripensamento”. Per confermare devi inserire il codice di verifica che ti invieremo tramite SMS al momento della tua richiesta. In alternativa potrai recedere per ripensamento anche dando comunicazione a Pulsee a mezzo lettera raccomandata AR, via email ad assistenza@pulsee.it o via PEC ad assistenzaclienti@pec.pulsee.biz utilizzando l’apposito modulo messo a disposizione con il contratto sottoscritto e scaricabile dal sito internet www.pulsee.it, oppure utilizzando il modulo di recesso dell’allegato I, parte B, del Codice del Consumo, o ancora attraverso una qualsiasi tua dichiarazione in cui indichi la tua esplicita volontà di recedere. - Recesso per cambio fornitore: intanto ci dispiace che tu abbia deciso di prendere questa decisione ma puoi recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza alcun costo. In questo caso si occupa di tutto il nuovo fornitore, che si farà carico della comunicazione di cambio tramite il SII (Sistema Informativo Integrato). Il cambio fornitore avverrà nel rispetto delle tempistiche previste dalla normativa vigente (se esercitato entro il giorno 10 del mese, l’attivazione della fornitura avverrà il primo giorno del mese successivo).
- Cessazione della fornitura: si tratta del caso in cui tu voglia disattivare il contatore e chiudere la fornitura. Questo recesso è comune nel momento in cui si decide di lasciare l’abitazione in cui si abita e non si desidera fare la voltura o il subentro con il nuovo inquilino.
Il recesso da parte nostra
In forza di quanto previsto dal contratto di fornitura, il fornitore ha il diritto di recedere unilateralmente dal contratto anticipatamente, per qualunque motivo, sempre dandone previa comunicazione al cliente mediante raccomandata A/R o PEC, con un preavviso non inferiore a sei mesi. In tal caso il termine di preavviso decorrerà dal primo giorno del primo mese successivo alla data di ricezione della comunicazione di recesso da parte del Cliente.
Ipotesi di risoluzione del Contratto
Nel contratto di fornitura è previsto che il Fornitore possa risolvere il rapporto contrattuale automaticamente, ossia sciogliere il Contratto, nel caso in cui si realizzino alcune ipotesi di inadempimento da parte del Cliente (e laddove il Fornitore decida di avvalersi della clausola risolutiva espressa), come nel caso di:
- Mancata attivazione, revoca o cessazione di efficacia dell’autorizzazione permanente di addebito in conto corrente bancario senza che vi sia posto rimedio entro 10 giorni;
- Ritardo del pagamento che si protragga oltre 20 giorni dall'avviso di messa in mora;
- Reiterato ritardo nei pagamenti e/o pagamento parziale delle fatture;
- Violazione da parte del cliente degli obblighi a suo carico previsti dagli artt. 5 (“Obblighi Fiscali”), 12 (“Cessione del Contratto”) e 18 (“Impianti, apparecchiature, verifiche”) delle Condizioni Generali del contratto di Fornitura;
- Iscrizione del cliente nel registro dei protesti;
- Fornitura di dati non veritieri da parte del cliente e/o dichiarazioni mendaci rese dal cliente;
- Manomissione dei misuratori o sottrazione fraudolenta di energia elettrica e/o gas naturale;
- Dichiarazione di liquidazione controllata o sottoposizione del cliente ad altra procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, anche straniera, ovvero sopravvenuto decesso;
- Ulteriori ipotesi previste dagli artt. 3 e 7 delle Condizioni Generali del contratto di fornitura e dal TIMOE (Testo Integrato Morosità Elettrica) e TIMG (Testo Integrato Morosità Gas).
Documentazione disponibile:
Esercizio del diritto di ripensamento
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