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Come funziona il recesso dal contratto?

Come funziona il recesso dal contratto?

Lo sapevi che il recesso dal contratto può avvenire sia per tua iniziativa che per quella del fornitore? E sapevi che ci sono diversi motivi per cui si può richiedere il recesso?

Il recesso da parte tua

Puoi decidere di recedere dal contratto per diversi motivi:

  • Diritto di ripensamento: si tratta del tuo diritto di ripensarci entro quattordici giorni dalla data della conclusione del contratto. Puoi farlo dalla tua Area Personale selezionando la fornitura che intendi disattivare e accedendo alla pagina “Offerta” dal menù sulla sinistra. In fondo alla pagina trovi la voce “Diritto di ripensamento” con la quale puoi effettuare la semplice procedura. Per confermarla devi inserire il codice di verifica che ti invieremo tramite SMS al momento della tua richiesta. Il diritto di recesso per ripensamento può essere esercitato anche dando comunicazione al fornitore a mezzo lettera raccomandata AR, via email a assistenzaclienti@axpo.com o via PEC a assistenzaclienti@pec.pulsee.biz utilizzando l’apposito modulo messo a disposizione dal fornitore con il contratto sottoscritto e scaricabile dal sito internet.
  • Recesso per cambio fornitore (Switching): se desideri davvero prendere questa decisione, puoi recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza alcun costo. In questo caso si occupa di tutto il nuovo fornitore, che si farà carico della comunicazione di switch out per tramite del SII (Sistema Informativo Integrato). Il cambio venditore avverrà nelle tempistiche previste dalla normativa vigente.
  • Cessazione della fornitura: si tratta del caso in cui tu voglia disattivare il contatore e chiudere la fornitura. Può accadere nel caso lasciassi l’abitazione e non fossi interessato a lasciare il contatore attivato per la voltura del futuro inquilino. In questo caso si procede aprendo una richiesta di assistenza, qui trovi come.

Il recesso del fornitore

In alcuni casi anche il fornitore ha il diritto di recedere dal contratto anticipatamente, avvisandoti tramite raccomandata e/o posta elettronica certificata.

Vediamo i principali motivazioni per le quali il fornitore può recedere dal contratto:

  • mancata autorizzazione permanente di addebito bancario senza che vi sia posto rimedio entro 10 giorni;
  • ritardo del pagamento che si protragga oltre 20 giorni dall'avviso da parte del fornitore;
  • reiterato ritardo nei pagamenti e/o pagamento parziale delle fatture;
  • violazione da parte del cliente degli obblighi a suo carico;
  • iscrizione del cliente nel registro dei protesti;
  • fornitura di dati non veritieri da parte del cliente;
  • mancato pagamento di fatture relative ad altro contratto eventualmente stipulato con il fornitore.

Documentazione disponibile:
Esercizio del diritto di ripensamento

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