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La moda second hand supererà il fast fashion?

03/11/2022

Stile di vita

La moda second hand supererà il fast fashion?       

Per molte persone acquistare abiti è una vera e propria passione, oltre che un’esigenza. Essere unici nel proprio genere ma fare attenzione alla sostenibilità dei propri acquisti è la nuova tendenza. Non parliamo di fast fashion, ma di moda second hand, un trend che continua a crescere velocemente in tutto il mondo e arriverà a superare di molto il fast fashion entro il 2030.

Questa stima emerge dal nuovo rapporto globale di ThredUp e Global Data, il quale parla chiaro: brand e negozi di fashion resale sono aumentati del 275% in un solo anno, cioè 11 volte più velocemente della vendita al dettaglio tradizionale. “E siamo ancora all’inizio di questo trend”, afferma James Reinhart, co-fondatore e CEO di ThredUP.

La moda second hand supererà il fast fashion?

Nei negozi second hand si possono trovare capi di alta moda e unici nel proprio genere

Sempre secondo il rapporto, questo aumento repentino è dato dal fatto che, presa coscienza di dover compiere scelte maggiormente responsabili e che aiutino l’ambiente, i consumatori non hanno fiducia nella distribuzione al dettaglio che etichettata i propri capi come sostenibili, preferendo dunque puntare sui pre-loved clothes.

Ma cosa significa, in concreto, acquistare abiti di seconda mano? E soprattutto, come e dove acquistarli? Vice e Pulsee Luce & Gas hanno realizzato un video tutorial sul tema ponendo proprio questi interrogativi a Cecilia Cottafavi, una giovane esperta di vintage. Iniziando con ordine, fare acquisti di fashion resale significa comprare un capo d’abbigliamento, un oggetto o un libro che in precedenza è già appartenuto ad almeno una persona. Non si tratta dunque solo di moda, ma di vero e proprio stile. Oltre alla sostenibilità, infatti, le persone sono interessate all’usato anche per possedere capi particolari, magari non più in commercio, o per differenziarsi rispetto ai trend del momento.

La moda second hand supererà il fast fashion?

Cecilia Cottafavi spiega il mondo second hand

In secondo luogo, dove acquistare? È possibile farlo sia in negozio che online, attraverso alcune app dedicate. Cecilia Cottafavi spiega che esistono tre tipi di negozi second hand: i charity shop, i thrift shop e i vintage shop. Quelli maggiormente presenti nel nostro paese sono gli ultimi e si trovano in grande quantità in molte città italiane. Dal rapporto di ThredUp, però, sembra che questa via sia la meno percorsa, perché il 70% dei consumatori afferma che è più facile fare acquisti di seconda mano rispetto a cinque anni fa anche grazie all'emergere della tecnologia e alle app e piattaforme di fashion resale online.

Noi di Pulsee Luce & Gas supportiamo la moda second hand come scelta sostenibile e capace di unire elevata qualità e unicità, così come crediamo che il recupero in chiave green dei materiali possa essere decisivo nel diminuire gli sprechi. Lo scorso anno, con la collaborazione del fashion designer WRÅD abbiamo dato vita al progetto Light up, una giacca realizzata dal recupero di lana e cashmere, a cui è stata applicata una tecnologia fotoluminescente in grado di irradiare al buio i raggi UV assorbiti durante il giorno. Per la sua realizzazione, interamente italiana, WRÅD ha recuperato 400 metri di tessuti della storica azienda Manteco, 3200 metri di nastri dell’azienda NastriTessuti e 1000 gr di pigmenti fotoluminescenti dell’azienda LuceDentro, realizzando una collezione completamente sostenibile.

Inoltre, grazie al progetto è stato fatto un primo studio sulle potenzialità della fotoluminescenza nell’abbigliamento, particolarmente attuale se vista in chiave sicurezza per chi si sposta in bici, monopattino elettrico o e-bike. Sostenibilità e sicurezza sotto una nuova luce.