Caricabatteria del telefono: quanto consuma?
Lo smartphone è ormai un dispositivo irrinunciabile, un apparecchio che abbiamo tutti e portiamo sempre con noi, scaricando sempre più app e contenuti. L’utilizzo intensivo del telefono però comporta un consumo elevato della batteria, infatti dopo un po’ di tempo la durata della batteria si riduce e bisogna ricaricare più spesso il cellulare.
Un aspetto spesso trascurato è quanto consuma un caricabatterie del telefono, un dispositivo essenziale per il funzionamento dello smartphone ma che comporta anche un dispendio energetico da non sottovalutare. Vediamo qual è la potenza assorbita del caricabatterie del cellulare, anche quando lo lasciamo attaccato alla presa staccando solo lo smartphone.
Vediamo innanzitutto quanto consuma il caricabatterie del cellulare quando è in funzione, ossia quando viene usato per ricaricare la batteria del telefono scarica. In questa condizione il caricabatterie consuma da 3 a 7 watt all’ora, quindi se uno smartphone richiede due ore di carica il consumo totale sarà da 6 a 14 watt all’ora.
Considerando una ricarica al giorno si ottiene un consumo annuo da 2.190 a 5.110 watt all’ora, ovvero da 2,19 a 5,11 kWh all’anno. Si tratta di un costo irrisorio, infatti tenendo conto della tariffa di ARERA di 0,53 euro/kWh per le forniture luce nel mercato tutelato nel primo trimestre 2023, il costo annuale delle ricariche dello smartphone è da 1,16 a 2,7 euro l’anno.
Tuttavia, il costo delle ricariche potrebbe essere superiore. Ciò per due motivi: il primo è legato alla progressiva riduzione dell’efficienza della batteria dei telefoni, infatti non è raro che dopo qualche anno sia necessario ricaricare il cellulare anche due volte al giorno o più; in secondo luogo spesso si ricarica il telefono di notte, lasciandolo per ore attaccato alla presa quando è già completamente carico.
Un caricabatterie attaccato alla presa elettrica, quando ormai il cellulare è stato caricato, continua a consumare corrente generando uno spreco, ossia un danno ambientale ed economico. Si tratta comunque di un dispendio energetico limitato, infatti, in queste condizioni il caricabatterie consuma circa 0,25 watt all’ora, un valore decisamente ridotto rispetto all’intero fabbisogno energetico.
Allo stesso tempo, lo smartphone non è l’unico dispositivo elettronico che deve essere ricaricato, quindi soggetto a questo spreco di energia elettrica, ma questa situazione può ripetersi per il PC portatile, il tablet, lo smartwatch e tanti altri apparecchi. In questo caso il potenziale risparmio può arrivare fino a 40 euro l’anno, un valore sicuramente significativo per ridurre i costi in bolletta.
Inoltre, non bisogna sottovalutare l’aspetto ambientale, infatti nonostante il consumo ridotto se tutti lasciassero il caricabatterie collegato alla presa il consumo nazionale sarebbe significativo. Secondo il Global Digital Report di We Are Social, infatti, solo in Italia ci sono oltre 78 milioni di cellulari, quindi con un potenziale spreco energetico di 19.500 kWh per ogni ora di questa cattiva abitudine energetica.
I caricabatterie del telefono e degli altri dispositivi sono apparecchi che forniscono potenza ai device, i quali sono in grado di modulare questa potenza per evitare danneggiamenti. In genere, la potenza standard dei caricabatterie per smartphone è di 5 watt, ma sul mercato sono presenti anche i dispositivi per il fast charging con potenza fino a 20 watt.
Per risparmiare sul consumo del caricabatterie è necessario adottare alcuni accorgimenti. Uno di questi è controllare la compatibilità dello standard usato dal caricabatterie e dal telefono, in quanto è inutile usare un sistema di ricarica veloce se non è supportato dal cellulare, poiché il device userà la potenza per cui è omologato vanificando quella superiore del caricabatterie.
Inoltre, i caricabatterie standard da 5 watt aiutano a preservare la batteria del telefono, in quanto la ricarica rapida riduce più velocemente l’efficienza della batteria che tende a invecchiare con maggiore rapidità. Bisogna anche ricordarsi di staccare il caricabatterie dalla presa quando il telefono è carico, evitando un inutile consumo di energia elettrica, ad esempio evitando di caricare il cellulare di notte o programmando un avviso al termine della ricarica.
Secondo Altroconsumo, conviene anche preferire i caricabatterie con filo a quelli wireless, infatti quest’ultimi sono più lenti nella ricarica del cellulare e consumano di più rispetto ai modelli con filo. In particolare, i caricabatterie wireless consumano di più sia quando sono collegati allo smartphone carico, sia quando non sono connessi al telefono ma rimangono attaccati alla presa elettrica di corrente.