L’elettrico che non ti aspetti: auto di lusso e pickup
New mobility
Sono 2,65 milioni le auto elettriche e hybrid plug-in vendute solamente nel primo semestre del 2021, una crescita del 168% su base annua. I dati parlano chiaro: la mobilità elettrica è parte del nostro presente ma è soprattutto il nostro futuro. Tutte le aziende e tutti i modelli di veicoli, però, si adatteranno a questo nuovo paradigma?
Se pensiamo alle auto elettriche, spesso le immaginiamo involontariamente piccole, agili e perfette solo per la città, con potenza e velocità limitate.
Ebbene, è giunto il momento di ricalibrare la nostra immaginazione, perché il mercato dell’elettrico ha ampliato il suo ventaglio d’offerta includendo anche le auto di lusso e i mezzi più pesanti, come i pickup.
La prima auto elettrica è stata creata - sorprendentemente, c’è da aggiungere - nel 1884. Da allora questo tipo di veicolo è sembrato restare quasi sempre dietro le quinte, non ricevendo molta attenzione da parte delle grosse case automobilistiche che prediligevano prestazioni competitive nel mercato a discapito dell’ambiente. Chi è appassionato di auto ricorda sicuramente la Lamborghini Miura, una supercar da sogno nata nel 1966 e considerata da molti la prima auto di lusso in assoluto. Veloce, aerodinamica, dotata di una grossa cilindrata e… a benzina!
Dopo 56 anni, però, la cara e vecchia Miura non può che risultare esotica, perché i cari e vecchi motori che consumano combustibili fossili per sfrecciare sulle strade sono stati eclissati dalle supercar sostenibili: le elettriche. Sono queste ultime, infatti, che si aggiudicano ora un posto privilegiato nella scala delle priorità dei produttori di automobili, diventando uno dei loro punti di forza.
I modelli più invidiati oggi tra gli amanti delle prestazioni estreme sono la Rimac Nevera e la Tesla Model S Plaid, completamente elettriche e che passano da 0 a 100 km/h in circa 2 secondi. Ovviamente, anche gli altri marchi di auto di lusso - ad esempio Ferrari e Porsche - si sono adattati, scommettendo sull’elettrico al posto del carburante.
La cosa non stupisce se si considera il successo che i veicoli elettrici stanno avendo in tutto il mondo. A confermarlo sono gli esperti del settore, che prevedono un netto balzo della domanda nei prossimi anni, ipotizzando una salita fino al 51% nel 2030 che, anno dopo anno, eclisserà la richiesta di tutte le altre tipologie di auto. Si prevede, addirittura, che entro il 2050 gli acquisti di elettrico arriveranno a toccare il 77% di tutto il mercato, le auto a benzina spariranno totalmente e rimarranno solamente le hybrid plug-in come degne concorrenti delle full-electric.
Volgendo lo sguardo verso l’altra parte del mondo il panorama non è diverso, ma anziché puntare sulle auto di lusso, il mercato automobilistico degli USA scommette sul pickup. A intraprendere questa nuova e importante strada nel mondo dei veicoli elettrici è la casa automobilistica Ford con il suo nuovo pickup elettrico F-150, chiamato Lightning. Con questo veicolo, non solo la ditta francese ha saputo cavalcare l’onda del momento favorevole che stanno vivendo questo tipo di motori, ma può contribuire in modo sostanziale a ridurre l'impronta di carbonio degli Stati Uniti.Per quale motivo? Secondo uno studio commissionato dalla stessa Ford, gli autocarri Ford della serie F, compreso l'F-150, sono la linea di veicoli più venduta negli Stati Uniti. Ecco un dato che lo esplicita: questa serie di mezzi Ford genera circa 42 miliardi di dollari di entrate all’anno!
Inoltre, la maggior parte delle emissioni di Co2 degli Stati Uniti è generata dalle automobili e pick-up, facendo dell’America uno degli stati che rilascia più gas serra (4,5 miliardi di tonnellate nel 2020).
La Cop26 di Glasgow dello scorso novembre ha posto una deadline agli Stati di tutto il mondo di enorme importanza: azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C entro il 2030.
Sono obiettivi ambiziosi, non c’è dubbio, ma sono anche necessari e urgenti per evitare calamità naturali sempre più intense e frequenti. Per raggiungerli - secondo le indicazioni dettate dalla Cop26 - è fondamentale innanzitutto accelerare il processo di fuoriuscita dal carbone.
Per capirne il motivo è utile guardare i dati raccolti dell' Agenzia internazionale dell'energia (AIE) riportati da Our World in Data. I trasporti generano circa il 21% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera su scala globale, impattando sull’ambiente con 7,9 miliardi di tonnellate di Co2 su un totale di 36,7 miliardi di tonnellate.Di queste, il 75 % deriva dai mezzi che viaggiano su strada (auto, camion, moto e autobus), percentuale composta per la maggior parte da veicoli per il trasporto passeggeri (45,1%).
Eliminare le emissioni prodotte dai veicoli con motore a combustione è fondamentale, anche se non è l’unica azione da intraprendere. Di sicuro non sarà sconveniente, anzi i vantaggi sono molteplici: da quelli economici - come i consumi ridotti, gli incentivi per l’acquisto e l'installazione delle colonnine di ricarica domestiche, un’assicurazione conveniente - a ovviamente quelli ambientali, ossia la riduzione di Co2 e di inquinamento acustico. È da considerare anche che molte realtà regionali e/o nazionali hanno stabilito il blocco di circolazione per le auto diesel o benzina.
Gli aspetti negativi, come in ogni cosa, ci sono - per esempio l’autonomia limitata o il tempo di ricarica - ma gli esperti in settori confermano che la tecnologia supererà anche questi ostacoli, rendendo i veicoli elettrici pressoché comparabili ai motori a combustione.
Peter Rolton, executive chairman di Britishvolt, un’azienda che produce batterie sostenibili e a basse emissioni di carbonio, assicura che entro la fine del decennio l'autonomia sarà di gran lunga maggiore grazie alle batterie allo stato solido, che permettono di aumentare la densità di energia e necessitano di meno tempo per ricaricarsi. Inoltre, con l’arrivo delle supercar e dei nuovi pick-up elettrici anche chi ama l’accelerazione, la velocità, il lusso delle prime o la comodità e la stabilità su strada dei secondi può riuscire a soddisfare le proprie esigenze a un prezzo addirittura minore.
Più nessuna scusa, quindi: l’era delle auto e delle supercar a combustione sta volgendo al termine e l'era dei motori elettrici sta emergendo.