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Riciclo delle batterie al litio: una nuova vita è possibile

21/12/2023

Riciclo delle batterie al litio: una nuova vita è possibile

Al giorno d’oggi il litio è uno dei minerali più preziosi. La motivazione sta nel suo essere necessario per la nuova mobilità sostenibile: le batterie a ioni di litio sono, infatti, la fonte elettrica principale per alimentare i motori delle auto elettriche.

Per questo la richiesta di batterie a base di materie prime per alimentarle è in costanteento e, secondo le analisi del report del World Economic Forum, Global Battery Alliance, dovrà soddisfare un fabbisogno di 2,600 GWh entro il 2030. E una mole di questa portata necessita inevitabilmente di essere riciclata. Come funziona, quindi, il recupero di queste batterie?

Riciclo di batterie

Il riciclo delle batterie al litio inizia con la raccolta accurata delle batterie obsolete da dispositivi elettronici, veicoli e altre fonti. Questa fase è cruciale per evitare che le batterie finiscano nelle discariche, dove potrebbero rilasciare sostanze chimiche dannose nell'ambiente. Dopo la raccolta, le batterie vengono trasportate in impianti specializzati per il trattamento

Durante la fase di smantellamento, poi, le batterie vengono aperte per separare i vari componenti. Le parti metalliche, come il contenitore, vengono rimosse e inviate a processi di riciclo dei metalli, riducendo così la necessità di estrarre nuove risorse. Successivamente, le celle al litio, il cuore energetico delle batterie, vengono sottoposte a una procedura di triturazione. Durante questo passaggio le batterie sono ridotte in polvere, così da facilitare la successiva separazione dei materiali. Grazie a processi chimici e fisici il litio viene separato da altri materiali come il cobalto, il nichel e altri componenti, preparando il minerale per la fase successiva. La polvere ottenuta passa attraverso una fase di purificazione per eliminare eventuali impurità residue: un passaggio cruciale per garantire la qualità dei materiali ricavati e facilitare il loro riutilizzo. Infine, i materiali di scarto vengono smaltiti, mentre il litio purificato viene reintegrato nel processo produttivo.

Questa serie di operazioni così complesso è ancora in una fase primordiale, ma si stanno già studiando delle soluzioni per renderlo sempre più veloce e a basso impatto economico: un esempio è lo studio portato avanti dal Karlsruhe Institute of Technology (KIT). Il centro di ricerca tedesco ha sviluppato un metodo innovativo per il riciclo delle batterie al litio, raggiungendo un tasso di recupero del 70% senza l'uso di prodotti chimici corrosivi o temperature elevate. Questo approccio "meccano-chimico" combina processi meccanici con reazioni chimiche, rendendo il riciclo economico efficiente dal punto di vista energetico e sostenibile ambientalmente. A differenza dei metodi tradizionali costosi e poco redditizi, il processo sviluppato dal KIT si basa su reazioni meccaniche a temperatura ambiente, offrendo quindi un maggior grado di sostenibilità.

Riciclo di batterie

Lo studio dell’istituto tedesco è uno dei molti progetti appoggiati dall'Unione Europea che è scesa in campo con un finanziamento di ben 3,2 miliardi di euro per sostenere la realizzazione e il riciclo di batterie al litio nel nostro continente. Il protocollo si chiama IPCEI Batterie 1 ed è stato lanciato nel 2019 dalla Commissione UE coinvolgendo 32 imprese di 12 paesi europei, tra cui l'Italia. Proprio il nostro Paese sarà sede di uno dei più grandi centri di ricerca per il riciclo di batterie al litio grazie alla partnership tra l’Unione Europea, le maggiori compagnie italiane del mercato energetico e gli enti di ricerca italiani. Si stima che il progetto creerà circa 100.000 posti di lavoro e contribuirà a generare 30 miliardi di euro di valore aggiunto. Un primo passo verso un riciclo sostenibile ed economico.