Eco-città: cosa sono?

18/08/2022

Economia circolare

Che cos’è una eco-città?

L’ex segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, in un discorso del 2012 a una delegazione di sindaci e autorità regionali provenienti da tutto il mondo, affermò che “la lotta per la sostenibilità globale sarà vinta o persa nelle città”.

Le sue parole si basavano su un’attenta analisi della situazione attuale e delle previsioni future, confermate da quello che stiamo vivendo oggi: il processo di progressiva urbanizzazione globale è costante, e le città diventano sempre più i luoghi dello sviluppo sostenibile del domani.

Secondo i dati del World Urbanization Prospect delle Nazioni Unite, entro il 2050 quasi 7 miliardi di persone vivranno in agglomerati urbani. Una crescita di popolazione così elevata porterà a nuove sfide nel contesto cittadino sulla gestione dell’energia, del trasporto, dell’acqua, dei rifiuti e del cambiamento climatico, e saranno necessari inevitabili cambiamenti ai modelli urbani attuali, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, impreparati a ricevere l’ondata demografica.

I modelli attuali infatti sono basati su una crescita disorganizzata, poco lungimirante e lontana da principi come l’attenzione al consumo del suolo e la gestione efficiente dell’energia e dei trasporti. Un modello interessante, che si pone come antagonista agli attuali e ideale per le città del futuro, è quello della eco-città. Nato negli anni 70’ da un gruppo di attivisti e architetti visionari, l’ideale della eco-città deriva dall’intersezione tra pianificazione urbana, ecologia e intervento pubblico volto a rimodellare le città sulla base di principi di sviluppo sostenibile e lotta al cambiamento climatico.

Eco-citta

Un’eco-città si caratterizza per il fatto di essere un ecosistema integrato, in cui economia circolare, politiche carbon-neutral, rigenerazione urbana e promozione di mobilità a impatto zero e condivisa permettono un utilizzo efficiente dello spazio in un’ottica di conservazione dell’ambiente. Altri elementi che contraddistinguono l’eco-città riguardano l’uso delle risorse, come il riciclo dei rifiuti attraverso sistemi zero-waste e il supporto a produzioni agricole locali.

In tutto questo la tecnologia gioca un ruolo fondamentale, e per questo in molti campi il concetto di eco-città si affianca o si sovrappone a quello di smart city. Si parte dal sistema elettrico intelligente smart grid per una gestione ottimale della rete elettrica e di ricarica dei veicoli, passando dall’uso di sensori IoT per tenere sotto controllo indicatori chiave come inquinamento e temperatura, arrivando ai software di pianificazione territoriale, che mischiano open data sulle certificazioni energetiche e indicazioni sui consumi, per capire quali aree della città necessitano di interventi di manutenzione o rigenerazione, con un’ottica sempre più votata alla pianificazione sostenibile di lungo periodo, e non di interventi tampone.

Il modello delle eco-città non è però esente da possibili criticità. Prima di tutto non è facile adattare uno spazio e delle infrastrutture basate su concetti vecchi: pensiamo ai lavori invasivi necessari per installare nuove reti, oppure quelli da realizzare per modificare la rete viaria, predisponendo piste ciclabili, allargando gli spazi verdi e aggiungendo corsie preferenziali per autobus e veicoli elettrici. Questi lavori non sono di facile realizzazione, e hanno un costo molto elevato da assorbire nel tempo. Allo stesso modo, anche le integrazioni tecnologiche di vario tipo, come smart grid e sensori, non sono alla portata delle finanze di tutte le città, particolarmente se pensiamo alla situazione debitoria di molti comuni italiani.

Sappiamo infatti che le politiche e le scelte sulla sostenibilità hanno un costo, ed è compito dei decisori politici capire come ripartire questo costo nella maniera più equa possibile. Il cambiamento che stiamo vivendo impone però delle scelte: l’adozione di modelli come quello dell’eco-città può quindi rappresentare il futuro, a patto che vengano prese decisioni coraggiose, appoggiate dalle giuste fonti di finanziamento e con uno sguardo al futuro.

Eco-citta